C’è un nuovo videogame che sta conquistando proprio tutti grazie alla sua dose elevata di violenza su schermo.
La violenza ha sempre fatto parte dei videogame, e la stragrande maggioranza dei titoli che escono ancora oggi hanno il proprio focus sul combattimento e la sconfitta dell’avversario. Persino giochi adatti ai più piccoli come Super Mario, Splatoon e Little Big Planet hanno tra le componenti di gioco il combattimento e l’eliminazione dell’avversario. Sebbene in una versione deprivata dell’impatto grafico della violenza, il core di gioco (sconfiggi il nemico e prosegui) non è dissimile da quello di videogame adatti ad un pubblico più adulto.
Della questione si è parlato a lungo e su più fronti. C’è chi ha cercato di demonizzare questo lato del videogame e chi, come Hideo Kojima, ha provato dall’interno ad offrire un concept alternativo (in Death Stranding il focus è la costruzione di ponti e legami sociali, sia a livello narrativo che ludico). Ma di fatto l’industria videoludica continua a battere la strada tradizionale ed il motivo è semplice: piace all’utenza.
Non è una novità che la violenza spinta sia stata sempre fonte d’attrazione per i videogiocatori. Basti pensare a titoli cult come Carmaggeddon e Grand Theft Auto, ma anche a interi generi videoludici come i survival horror (sublimazione della rappresentazione grafica di violenza e orrore) e gli fps, in cui non si fa altro che sparare e uccidere un numero quasi infinito di nemici (umani o sovraumani).
Non sorprende dunque che in questi giorni un videogioco stia facendo impazzire gli utenti PC proprio per il grado elevato di violenza che consente di esercitare sull’avversario e che di conseguenza mostra su schermo. Il titolo in questione è l’ultimo capitolo della saga Mortal Kombat, picchiaduro che negli anni ’90 è diventato famoso proprio per via del suo lato gore.
In quest’ultima iterazione, il team di sviluppo ha lavorato sulla grafica e mantenuto gli elementi di forza dei precedenti capitoli, come ad esempio il rallenty e i raggi x durante le fatality. Per chi non avesse mai giocato ad un Mortal Kombat, le fatality sono l’elemento distintivo del gioco, ovvero delle mosse finali particolarmente cruente con cui è possibile completare lo scontro.
Tuttavia ciò che sta facendo impazzire la community di Mortal Kombat non è tanto il gioco originale, quanto la mod pubblicata di recente dal modder ‘Ermaccer’. Grazie a questa patch, gli utenti hanno la possibilità di gestire la velocità degli scontri, di bloccare l’azione su schermo e guardarsi intorno, ma soprattutto di giocare in prima persona.
Vivere il combattimento in prima persona cambia completamente l’esperienza di gioco, ma soprattutto permette di rendere ancora più cruente e splatter le fatality. Il livello di violenza che si raggiunge è davvero fuori scala e il modder ha anche permesso agli utenti di cambiare il colore del sangue per rendere il tutto un po’ meno impressionante.
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