Tutto e il suo esatto contrario: con Squid Game Netflix ha fatto bingo. Ma rischia anche una causa per i concorrenti feriti nel reality.
Squid Game dà, Squid Game toglie. L’arcinota serie sudcoreana creata da Hwang Dong-hyuk con un cast finito sotto la luce della ribalta che include Lee Jung-jae, Park Hae-soo, Wi Ha-joon, HoYeon Jung, O Yeong-su, Heo Sung-tae , Anupam Tripathi e Kim Joo-ryoung, ha semplicemente spaccato.
Con un totale di 1,65 miliardi di ore di visione ha portato fama e gloria a una delle piattaforme in streaming più famose, ex numero uno e ora seconda soltanto a Prime Video. Quasi naturale che il gigante dello streaming cercasse di sfruttare questo successo, nel segno del business.
La seconda stagione è in pieno sviluppo, dovrebbe arrivare sui dispositivi nel 2025. Prima della serie, lo scorso 22 novembre è uscito il reality show: Squid Game The Challenge, uno spettacolo in cui i partecipanti sono riuniti per giocare a vari giochi per soldi come nella serie originale, ma senza rischiare la vita. O così pensava Netflix. E invece qualcosa è andato storto.
Netflix pensava di monetizzare al massimo da Squid Game The Challenge, subodorando denaro facile, e invece rischia grosso. Molti giocatori, infatti, si sono lamentati delle deplorevoli condizioni del gioco, a tal punto che la società statunitense operante nella distribuzione streaming online di film, serie televisive e altri contenuti d’intrattenimento a pagamento, rischia di essere citata in giudizio.
Secondo Deadline, la stessa Netflix avrebbe confermato che tre giocatori hanno avuto bisogno di cure mediche durante le riprese del gioco Red Light, Green Light, in una versione del gioco molto più pericolosa dell’originale, con la famosa bambola gigante robotica. Il tabloid The Sun ci è andato giù pesante, riportando testimonianze agghiaccianti. Dal freddo dei Cardington Studio a frasi del tipo: “Siamo stati torturati per otto ore”. E ancora: “So che lo spettacolo dovrebbe essere duro, ma lì era disumano”. Le temperature erano vicine allo zero e ai partecipanti portati via dai medici non è stato permesso parlare, pena l’eliminazione.
Dopo la sofferenza, molti partecipanti si sono affidati a uno studio legale, Express Solicitors, specializzato in lesioni personali. “I concorrenti pensavano di partecipare a qualcosa di divertente, ma così non è stato”. La lettera di reclamo è partita, un vero e proprio aut aut nei confronti di Netflix, che se non cambierà registro, dovrà sobbarcarsi azioni legali. Squid Game dà, Squid Game toglie. Appunto.
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