Coundown partito: il rivoluzionario gadget di Human, l’AI Pin, si avvicina sempre più. Sarà per molti ma non per tutti.
Si aspettava per il 14 ottobre, una data ad hoc per un indossabile rivoluzionario degno della scorsa eclissi solare. Ritarderà di poco il primo grande prodotto di Humane, l’innovativa startup che ha fatto rumore prima ancora che rilasciasse (lo deve ancora fare) il suo primo dispositivo.
Sì perché Humane è stata fondata da Bethany Bongiorno e Imran Chaudhri, due ex dipendenti di Apple, capaci di raccogliere qualcosa come 241 milioni di dollari grazie a gente del tipo di Sam Altman (OpenAI), Volvo, LG, SoftBank, Tiger Global e Lachy Groom, tra le altri.
Quasi tutti i dipendenti di Humane sono ex Apple e questo è bastato ed avanzato per creare attorno alla azienda, nata cinque anni fa, un alone di notorietà, senza nessun dispositivo lanciato. In effetti si stava aspettando qualcosa all’altezza della situazione. Ebbene, quel qualcosa è arrivato: l’AI Pin è qui.
Per molti è il miglior prodotto dell’anno 2023, un dispositivo interamente realizzato con l’Intelligenza Artificiale, che si può attaccare a una giacca, su dei pantaloni, perfino sui cappotti, come si evince dalle prime foto mostrate sul sito ufficiale di Humane. Il 14 ottobre è diventato 9 novembre, giorno della presentazione ufficiale, ma il ritardo è diventato suspense per un dispositivo mai visto prima: un po’ telefono, un po’ fonte di informazioni: dove acquistare un regalo, tradurre una frase che viene poi pronunciata in una versione della sua voce in francese creata dall’intelligenza artificiale, e persino ottenere un’opinione sulla possibilità può mangiare una barretta di cioccolato.
La prima demo ha impressionato. Con un semplice tap, il dispositivo tascabile può fornire riepiloghi di e-mail e calendario, riconoscere facilmente oggetti, come le etichette nutrizionali. Inoltre, ha un proiettore integrato e un sensore di profondità per trasformare qualsiasi superficie, che sia una mano o un tavolo, in un’interfaccia interattiva. Si attacca magneticamente ai vestiti, con zero possibilità che cada, come mostrato nella settimana della moda di Parigi. Chip Snapdragon di Qualcomm gli dovrebbe, condizionale d’obbligo, fornirà “velocità, connettività, funzionalità della fotocamera e sicurezza a livello di smartphone”. Humane ne vuole fare un MVNO in modo da poter vendere dati cellulari che i clienti possono utilizzare con Ai Pin.
Tutto molto bello, non c’è che dire, le premesse per il miglior dispositivo innovativo del 2023 ci sono tutti. Ma attenzione al prezzo. L’Ai Pin di Humane potrebbe costare fino a 1.000 dollari e addirittura richiedere un abbonamento mensile per i dati, almeno stando alle indiscrezioni del noto The Information. Il 9 novembre sarà tutto più chiaro.
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