Se avete appena acquistato un computer portatile e volete che duri a lungo non dovete assolutamente commettere questo errore.
Quando si acquista un computer portatile si cerca di considerare le caratteristiche che ci consentano di utilizzarlo nel tempo, quelle che permettono di fare durare il device il più a lungo possibile nonostante gli aggiornamenti e gli avanzamenti tecnologici. Non sono però solo le caratteristiche tecniche quelle che consentono ad un pc portatile di durare nel tempo. Bisogna infatti utilizzare questi strumenti nel modo corretto affinché non si deteriorino rapidamente.
Di certo una delle componenti più delicate e soggette a rapido deterioramento di un portatile è la sua batteria. In fase di scelta ci assicuriamo che le recensioni indichino una durata pari o superiore alle 6 ore dopo ogni ricarica in caso di utilizzo mediamente energivoro (navigazione-scrittura), ma affinché questa durata rimanga tale con il passare del tempo quale comportamento bisogna adottare?
Sul web si legge tutto ed il contrario di tutto, alcuni costruttori avvisano di non lasciare la batteria inserita nel caso in cui non si utilizza il PC con costanza per evitare che si deteriori, ma per quanto riguarda la ricarica? Bisogna caricare ogni giorno? Bisogna farlo dopo che il PC si è scaricato? Lasciarlo sempre attaccato alla corrente elettrica rovina la batteria?
Esattamente come gli smartphone, anche i PC portatili sono alimentati da batterie agli ioni di litio, oppure ai polimeri di litio. Come detto lasciare scaricare completamente una batteria la distrugge, dunque significa che dobbiamo lasciarla sempre in carica quando utilizziamo il PC?
In realtà non è propriamente così, se è vero che una batteria agli ioni di litio non può essere sovraccaricata e dunque una volta raggiunta la carica smette di caricare finché non si consuma energia, è anche vero che ci sono dei comportamenti che causano il deterioramento della stessa.
Il primo è inevitabile e riguarda il passare del tempo, ogni batteria può affrontare cicli di carica e scarica limitati, oltre il quale va sostituita. Il numero di cicli affrontabili dipende dai volt utilizzati per la ricarica: a 4.20 volt per cella i cicli sono tra i 300 e i 500, a 3.90 volt i cicli possono essere tra i 2.400 e i 4.000. Superate queste soglie la batteria si caricherà solo al 60%, arrivando ad avere all’incirca la metà della durata iniziale.
Al di là dei cicli e dei volt di ricarica, un altro elemento che danneggia la batteria è il calore esterno. Un PC portatile sottoposto a sessioni di lavoro in un ambiente con 30° o più, si danneggia più rapidamente. Chiariti questi fattori, quale comportamento dovremmo tenere con il nostro PC per farlo durare più a lungo?
La verità è che non c’è una risposta univoca. Esattamente come per il lasciare scaricare completamente la batteria, anche per la ricarica ci sono pareri discordanti. Se Acer sostiene che la batteria va tolta quando non si usa il PC, Asus invece consiglia di lasciare scaricare la batteria sino al 50% almeno 2 volte a settimana. Dell invece consiglia di lasciare il portatile sempre collegato alla presa elettrica, mentre Apple consiglia un utilizzo misto, metà con la sola batteria e metà con il portatile collegato alla presa.
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