La tecnologia continua a evolvere e questo rappresenta un fattore di incertezza lavorativa in molti settori, soprattutto quello tech.
Per anni l’opinione pubblica ha considerato il settore tecnologico una sorta di miniera d’oro, dove la continua innovazione avrebbe portato sempre nuovi posti di lavoro. Le luci abbaglianti di Silicon Valley, con le sue storie di successo e di startup che diventano colossi globali, hanno a lungo alimentato il sogno di una carriera all’avanguardia, resiliente e in continua espansione. Il 2023, però, ha dimostrato che tutto questo era un’illusione.
Negli ultimi anni milioni di giovani in tutto il mondo hanno intrapreso corsi di studio che promettevano un lavoro sicuro nel mondo della tecnologia. Come in ogni narrazione che si rispetti, però, esiste un’altra faccia della medaglia. Nell’ultimo anno un’ondata di licenziamenti ha colpito sia le grandi corporation che le piccole e medie imprese. E ora in molti si pongono la stessa domanda: è davvero sicuro lavorare nel settore tech? E cosa possiamo aspettarci per il 2024?
Un nuovo anno di grande preoccupazione
I licenziamenti di massa che hanno colpito giganti come Amazon, Google e molti altri hanno spaventato tutte le persone che stavano considerando l’ipotesi di intraprendere una carriera nel settore tech. Ad agosto 2023 la situazione sembrava migliorata e diverse testate giornalistiche hanno evidenziato come la tendenza negativa dei licenziamenti stava lentamente diminuendo. A ottobre 2023, però, il numero di licenziamenti è tornato ai preoccupanti livelli di inizio anno.
Questi tagli di personale sono stati il risultato di vari fattori. Prima di tutto, nel settore c’è stata una necessaria riorganizzazione strategica dopo il boom di assunzioni post-pandemia. Oltre a questo, è arrivata anche l’intelligenza artificiale a stravolgere la vita dei lavoratori. Anna Tavis, della New York University, sottolinea che questo fenomeno non è limitato al solo settore tecnologico, ma è parte di un processo di “ridefinizione” dei livelli di personale che si sta verificando in tutte le industrie. Tuttavia, il settore tech si trova in una posizione particolarmente delicata che porta molte persone a interrogarsi su quale sia il su futuro.
Nonostante questo scenario apparentemente cupo, esistono diverse ragioni per cui continuare ad avere speranza. Cliff Jurkiewicz di Phenom evidenzia che l’adozione dell’IA sta creando nuovi ruoli e competenze, trasformando il panorama del lavoro in questo settore. Ruoli come “Curatori di IA”, “Esperti di etica per l’IA” e “Formatori di IA” sono esempi di come l’innovazione possa generare nuove opportunità di carriera.
Il 2024 si prospetta quindi come un nuovo anno di transizione, dove i professionisti del settore dovranno navigare tra le sfide imposte dai licenziamenti e le opportunità offerte dall’evoluzione tecnologica. La chiave per sopravvivere è però sempre la stessa: continuare a formarsi ed essere pronti ad acquisire le nuove competenze richieste dai ruoli emergenti nell’IA.