ChatGPT può davvero fare molte cose ma non devi dimenticare che si tratta di uno strumento. Esiste quindi un modo per usarlo al meglio.
L’utilizzo dell’intelligenza artificiale sta diventando sempre più capillare e vengono fuori nuove idee ogni volta che qualcuno si mette seduto alla scrivania. Ma trattandosi, nel caso proprio dell’intelligenza artificiale, di uno strumento nuovo e con cui abbiamo un rapporto piuttosto acerbo ancora è chiaro che è difficile trovare modi per ottimizzare ciò che dall’intelligenza artificiale ci viene proposto come risposta ai nostri quesiti.
Se infatti hai mai provato a chiedere qualcosa a una intelligenza artificiale ti sarai forse accorto che le risposte che ricevi sono suscettibili di molte variazioni. Ma potresti anche esserti reso conto che non sembrano così rivoluzionarie come qualcuno online vorrebbe farti credere. In effetti, ed è qualcosa che occorre sempre ricordare, ChatGPT non è altro che uno strumento e come tale va utilizzato.
Non stai parlando con un essere umano. Stai parlando con qualcosa che, come qualunque altra tecnologia, risponde ad un input con un output che secondo i suoi parametri è soddisfacente. Per avere l’output che cerchi forse è ora di cambiare l’input.
Come lavorare bene con ChatGPT
Gli strumenti di intelligenza artificiale possono aiutare a velocizzare diversi aspetti del lavoro umano. Velocizzarlo al punto tale che qualcuno pensa che possano effettivamente lavorare al posto degli esseri umani. Ma trattandosi di una macchina quello che anche ChatGPT nella sua versione più aggiornata e al passo coi tempi può fare non è altro che il risultato di quello che gli viene chiesto di fare. Riuscire ad avere risposte soddisfacenti da ChatGPT comporta la stessa dedizione che metti nello scegliere il caffè.
Se ti accontenti di una miscela senza leggere le etichette e pensi che poi sia colpa della macchinetta del caffè se quello che bevi è un brodaglia commetti un errore grossolano. E allo stesso modo pensare di poter parlare con ChatGPT senza sapere quello che vuoi e senza descriverlo nei dettagli per poi stupirti perché la risposta che ottieni dalla macchina è stupida hai commesso lo stesso errore grossolano: affidare alla macchina quello che la macchina non può fare. Perché per sfruttare al meglio gli strumenti come ChatGPT occorre fornire loro tutti i dettagli possibili e immaginabili su quello che vuoi che loro facciano. Non puoi semplicemente chiedere di avere cinque idee per i post sul blog del tuo sito aziendale.
Devi mettere l’intelligenza artificiale nelle condizioni di scartabellare la grande mole di informazioni di cui dispone per filtrare quello che può esserti utile davvero e non in maniera generica. Perché cinque post di un blog aziendale per una società che si occupa di semiconduttori non sono di certo gli stessi cinque post per il blog aziendale di una società che si occupa di cosmetici. Essere consapevoli del limite di ChatGPT può aiutarti ad utilizzare al meglio questo strumento senza dimenticare che si tratta di uno strumento, né più né meno come la macchinetta del caffè.