Elon Musk è pronto a impiantare computer nel cervello umano: l’incredibile scommessa tecnologica del miliardario americano.
Anche se di recente ha affermato che l’AI sta andando fuori controllo e che deve essere regolamentata, da tempo Elon Musk lavora instancabilmente per riuscire a connettere il cervello umano all’Intelligenza Artificiale.
A questo scopo Musk fondò Neuralink, l’azienda specializzata nella creazione e nell’impianto dei chip neurali necessari al progetto. La scorsa primavera Neuralink ha annunciato di aver ottenuto il via libera a procedere dalle autorità americane competenti, quindi la sua ricerca è entrata nel vivo.
Com’è nel suo personaggio Musk si era lanciato in previsioni mirabolanti sul successo della sua impresa: già nel 2020 si dichiarava pronto impiantare nel cervello umano i primi micro dispositivi connessi alla rete internet. L’entusiasmo però si era dovuto arrestare davanti alle lungaggini burocratiche imposte dal sistema legale americano.
Stando a quanto dichiarato ufficialmente, lo scopo dell’azienda di Musk è assicurare una vita normale alle persone che soffrono di malattie o di disturbi invalidanti Lo scorso maggio ha dichiarato, parlando del via libera delle autorità: “Si tratta di un primo passo importante che consentirà un giorno alla nostra tecnologia di aiutare molte persone”.
Più nello specifico Neuralink si ripromette di curare diverse malattie e disturbi che hanno origine nel cervello. Tra esse perdita di memoria, depressione, ansia, insonnia, perdite di udito o cecità, infarti, paralisi, danni cerebrali ma anche dipendenze da sostanze e attacchi di panico.
In pratica il microcomputer crea un collegamento neurale (neura-link) tra aree del cervello sane “scavalcando” aree del cervello danneggiate. In pratica la tecnologia Neuralink permetterebbe di bypassare i danni strutturali del cervello permettendogli di svolgere correttamente quelle funzioni che, a causa dei danni subiti, non è più in grado di svolgere autonomamente.
Se la visione di Musk dovesse rivelarsi corretta, ma soprattutto realizzabile, molte persone paralizzate potrebbero tornare a muoversi e addirittura a camminare.Si tratterebbe di un progresso gigantesco nella scienza medica che, però, lascia spazio a non pochi dubbi. Secondo le stesse parole di Musk, infatti, Neuralink sarebbe in grado di “leggere” il cervello umano e “scrivere” all’interno di esso.
Questo naturalmente pone dei gravi dilemmi etici perché i dati che le micro macchine raccoglierebbero dal nostro cervello potrebbero essere utilizzate a scopi discutibili. Negli scenari più catastrofici si potrebbe addirittura arrivare a tracciare o controllare l’attività di un cervello e quindi di un individuo. Addirittura si potrebbe creare una “razza di ricchi super intelligenti”, in grado cioè di migliorare le prestazioni intellettive del proprio cervello grazie ai costosi interventi chirurgici di Musk.
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