A lungo atteso e desiderato, Dragon’s Dogma 2 sta per arrivare su tutte le console segnando persino un record… che tuttavia non vi piacerà.
Capcom è divenuta nota al grande pubblico grazie al successo straordinario di Street Fighter 2, ma ha consolidato la sua fama grazie a brand come Resident Evil, Clock Tower e Dino Crisis, videogame survival horror. Persino i successivi Devil May Cry e Onimusha, giochi action, si sviluppano in contesti di gioco dall’aspetto orrorifico.
Insomma lo sviluppatore nipponico nel tempo è diventato punto di riferimento per questo genere di produzioni. Capcom però è anche lo sviluppatore di due amatissimi gdr, uno è l’atipico Monster Hunter e l’altro è il più classico Drangon’s Dogma, titolo meno popolare del primo ma che ha una fanbase molto appassionata.
Mentre Monster Hunter è stato mandato avanti a lungo in vari capitoli e spin-off, Dragon’s Dogma è rimasto a lungo una perla solitaria. Sembrava quasi che Capcom non avesse interesse a svilupparlo e quando è stato annunciato Deep Down – gioco mai uscito – in esclusiva PS4, in molti hanno pensato che questo potesse esserne l’erede spirituale in salsa soul.
Ben 11 anni dopo l’uscita del primo capitolo, durante lo showcase di Sony, Capcom ha annunciato Dragon’s Dogma 2, facendo letteralmente esplodere di gioia i fan di tutto il mondo. Lo scorso 28 novembre, in uno showcase dedicato, lo sviluppatore nipponico ha confermato che il nuovo gioco uscirà il 22 marzo del 2024 e dunque che 12 anni dopo i fan della saga potranno tornare nello splendido mondo fantasy.
Nelle passate generazioni Capcom ha vissuto periodi complicati, una crisi di creatività che si è unita ad una crisi di risultati potenzialmente fatale per lo storico sviluppatore. Per fortuna una serie di scelte azzeccate ha ridato slancio a Capcom ed oggi la situazione – almeno dal punto di vista meramente creativo – è tornata alla normalità.
Diverso è il discorso economico. Come tutte le compagnie al giorno d’oggi, anche Capcom si sta confrontando con i costi spaventosi di produzione dei titoli tripla A ed è stata la prima compagnia al mondo a lamentarsi del fatto che i giochi al lancio costano troppo poco per permettere a chi li produce di rientrare dei costi e trarne profitto.
Basta infatti un lancio in un periodo non favorevole, un progetto non proprio in linea con i gusti di massa oppure un marketing non a fuoco per generare problemi in bilancio e rendere un progetto magari coraggio, originale e valido, qualcosa di dannoso per l’azienda e di non più proponibile.
Oggi dunque le big non possono più permettersi di rischiare e produrre qualcosa di totalmente innovativo, una simile scommessa potrebbe essere letale per gli interessi. Ecco dunque che si punta sul sicuro, che si attende di capire quali sono i desideri del pubblico per riproporre magari un classico ed essere certi del quantitativo di vendite.
Contestualmente a questa carenza forzata d’innovazione c’è l’aumento dei costi di cui Dragon’s Dogma 2 sarà il primo esponente. Il GDR sarà il primo gioco Capcom ad avere un costo base di 70 euro, che sale ad 80 per chi vuole la deluxe edition. Insomma un record negativo per gli utenti che oggi devono essere sicuri al 100% del gioco che stanno acquistando al day one.
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