ChatGPT può diventare un comodo compagno di lavoro in molti ambiti ma avresti mai pensato di vederlo usato per scrivere leggi? Cosa è successo.
Il nostro rapporto con la tecnologia non sarà più lo stesso adesso che è arrivato e si sta diffondendo ChatGPT e con lui tutti gli altri modelli di intelligenza artificiale con cui anche gli utenti meno avvezzi alle novità possono interagire.
Dai chatbot automatizzati dei servizi di assistenza clienti pensati per velocizzare le pratiche passando per gli assistenti virtuali la tecnologia delle intelligenze artificiali troverà campi di applicazione sempre nuovi. E c’è qualcuno che ha deciso di provare a far fare proprio a ChatGPT qualcosa che sembra la premessa di un racconto di fantascienza: scrivere una legge che poi viene effettivamente approvata.
Si tratta di un esperimento su scala locale ma dato il risultato finale qualcuno potrebbe pensare di implementare questa sorta di assistente a basso costo magari anche a livello nazionale. ChatGPT non può di certo fare il portaborse di nessuno ma diventare il ghostwriter personale di ministri e assessori, quello sì.
Come accennavamo, l’esperimento che ha coinvolto questa intelligenza artificiale nella stesura di un disegno di legge è al momento limitato. Le prime avvisaglie di quello che si poteva fare sono arrivate all’inizio dell’anno quando, per esempio, nello Stato del Massachusetts un legislatore si è fatto aiutare proprio da ChatGPT per scrivere un disegno di legge per regolare i modelli di intelligenza artificiale. Ma come riportato dalle testate americane si è trattato di un lavoro di supporto che però ha fornito comunque il 70% circa del testo, ha sottolineato il senatore Berry Finegold.
In un’altra zona del mondo, in Brasile, un consiglio comunale ha, senza saperlo prima, approvato una legge scritta da ChatGPT. Come dichiarato poi dal politico sperimentatore Ramiro Rosário che lavora per il comune di Porto Alegre quello che lui ha proposto al consiglio comunale era né più né meno il testo che l’intelligenza artificiale di OpenAI gli ha fornito in base alle sue indicazioni. Il testo è stato poi approvato all’unanimità e solo dopo Rosário ha ammesso di essersi fatto aiutare. Le reazioni sono state piuttosto varie ma quella più eclatante è arrivata dal presidente del Consiglio cittadino Hamilton Sossmeier che ha dichiarato che si tratta di un “pericoloso precedente“.
Ma secondo Rosário si tratta di qualcosa che succederà sempre più spesso in futuro e soprattutto, dato che ogni tecnologia può essere utilizzata per il bene e per il male, “dobbiamo mostrare come può essere utilizzata per il bene“. Nonostante non sia convinto, Sossmeier ha poi aggiunto che si è informato riguardo la questione e ha scoperto che si tratta di qualcosa che si sta trasformando in un trend. Il pericolo cui occorre ovviamente trovare una soluzione è quello delle cosiddette allucinazioni, ovvero quelle informazioni false di cui ChatGPT si convince a causa del tipo o della limitatezza delle informazioni di partenza che gli sono state fornite quando è stato addestrato.
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