A partire dal 1 gennaio 2024 è avvenuto il passaggio dal libero mercato a quello tutelato: per le bollette di luce e gas ci sono brutte notizie in arrivo.
Nel corso del 2023, le tariffe dell’energia elettrica e del gas si sono mantenuti a livelli costanti e inferiori rispetto al 2022. Tuttavia, verso la fine del 2023, si sono registrati dei rialzi già previsti.
Gli aumenti delle tariffe energetiche sono principalmente dovuti alle dinamiche stagionali. Infatti durante la stagione invernale vi è un normale aumento della domanda a causa dell’accensione degli impianti di riscaldamento e di un maggiore utilizzo dell’energia elettrica. All’aumento della domanda corrisponde inevitabilmente un incremento delle tariffe.
Oltre alle dinamiche stagionali però ad incidere sulle tariffe che ci sono anche altri due fattori: la guerra in Israele e il passaggio dal mercato di maggior tutela a quello libero.
A partire dal 1 gennaio 2024 è avvenuto il passaggio obbligatorio al mercato libero per le forniture di gas. A breve l’obbligo interesserà anche le forniture di energie elettrica. Per alcune categorie di cittadini il passaggio al mercato libero avverrà in maniera più graduale.
Per tutti gli altri utenti invece è prevista la transazione, a causa della fine del mercato tutelato in seguito all’approvazione del Decreto energia. A conti fatti sono circa 10 milioni i consumatori italiani che hanno l’utenza della luce e/o del gas sul mercato a maggior tutela. Per questi utenti, che non appartengono alla categoria dei cittadini cosiddetti vulnerabili, sarà necessario provvedere di passare al mercato libero.
In termini economici, il mercato di maggior tutela e quello libero si contraddistinguono per importanti differenze che possono incidere in maniera significativa sul costo delle bollette. Innanzitutto, nel regime tutelato le tariffe vengono imposte dall’ARERA, prendendo in considerazione l’andamento dei prezzi all’ingrosso. L’Agenzia applica però delle condizioni economiche e contrattuali finalizzate a tutelare i consumatori rispetto ai possibili rincari.
Inoltre le tariffe, nel mercato tutelato, sono stabilite su base trimestrale, mentre sul mercato libero sono i singoli fornitori a individuare le tariffe. Questa condizione determina una situazione di concorrenza che favorisce i consumatori. Perché? I fornitori di energia elettrica e di gas hanno tutto l’interesse a offrire condizioni economiche e contrattuali più convenienti, al fine di risultare più appetibili al consumatore finale.
Resta il fatto che sul mercato libero circa l’85/90% della tariffa è determinato dai mercati finanziari, ovvero dalle speculazioni. Purtroppo non è possibile mettersi al riparo da questa “legge di mercato”.
Dunque, l’aumento delle bollette elettriche e del gas non ha a che fare con il passaggio al mercato libero legato, ma all’incremento delle spese erariali e di sistema imposte dal Governo. Stiamo facendo riferimento anche all’IVA che l’anno scorso era del 5%, mentre quest’anno è arrivato al 22%, per i consumi che superano i 480 Smc annui.
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