Una funzionalità nuova nulla riparazione dei dispositivi Apple cambia tutto drasticamente: cosa è necessario sapere se si rompe un dispositivo.
Anno nuovo, vita nuova. Uno slogan che calza alla perfezione per Apple, un po’ troppo in calo nel 2023. Non sono tanto i numeri a preoccupare quelli di Cupertino, piuttosto i fan. Che nella seconda parte dell’anno appena trascorso hanno ripetutamente storto il naso.
Galeotto iOS 17, ha prodotto un sacco di guai a Apple, ma soprattutto permesso a molti utenti di postare il proprio disagio su Reddit, con segnalazioni che si sono trasformate in megafono, ponendo seri dubbi sulla strategia un po’ troppo conservativa del colosso di Cupertino.
Di un iPhone pieghevole nemmeno l’ombra, dell’iPad nuovo (si sapeva) nemmeno: tutto fermo al 2022. iPhone 15 nati con un eccessivo surriscaldamento, misteriosi spegnimenti e difficoltà alla connettività di molti provider di rete. Andamento lento anche per l’Intelligenza Artificiale. Meglio pensare all’anno nuovo. Con la speranza di una vita nuova, perfino un ritorno al futuro andrebbe più che bene.
Nuova anche la funzionalità, annunciata l’altra l’altro a metà dicembre. Apple ha deciso di allargare il raggio di azione di chi preferisce ripararsi un dispositivo griffato dalla Mela morsicata più famosa al mondo, senza passare per una clinica o direttamente dal produttore. Apple Diagnostics, si chiama così ciò che cambia nella riparazione fai-da-te, o Self Service. Di che si tratta?
È uno strumento diagnostico che offre agli utenti maggiore trasparenza e autonomia nella risoluzione dei problemi. La riparazione self-service è ora disponibile per la linea dei quattro iPhone 15 e i modelli Mac basati sulla linea M2, inclusi MacBook Pro da 14 e 16 pollici, MacBook Air da 15 pollici, Mac mini, Mac Pro e Mac Studio. Una riparazione disponibile anche per gli utenti Apple in altri 24 paesi europei, tra cui Croazia, Danimarca, Grecia, Paesi Bassi, Portogallo e Svizzera. Attualmente quest’ultima espansione Self Service Repair supporta 35 prodotti Apple in 33 paesi e 24 lingue, anche se da Cupertino hanno fatto sapere che durante il 2024 Apple Diagnostics verrà irrorata in tutta Europa, non solo negli Stati Uniti.
Una funzionalità che dovrebbe, condizionale sempre d’obbligo, offrire ai clienti la possibilità di di testare i dispositivi per funzionalità e prestazioni ottimali, oltre a identificare quali parti potrebbero aver bisogno riparazione. Insomma, alla stessa stregua dei fornitori di servizi autorizzati, o indipendenti. Il programma fa parte del più ampio impegno di Apple volto a espandere le opzioni di riparazione per i consumatori, basti pensare che negli ultimi tre anni è stato quasi raddoppiato il numero di centri di assistenza con accesso a componenti, strumenti e corsi di formazione originali. Avanti così, dunque, nel segno del fai-da-te.
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