Apple lavora a quanto pare anche affinché il suo assistente personale, Siri, sia sempre più vicino alle necessità degli utenti.
Della nuova funzione non si parla ancora in maniera del tutto ufficiale e siamo nell’ambito dei rumor ma le fonti di questi rumor sono tra le più affidabili in circolazione per quello che riguarda i prodotti della Mela.
Ciononostante sempre di rumor si tratta e quindi quello che potrebbe effettivamente arrivare prossimamente attraverso Siri potrebbe non essere esattamente quello che viene adesso mormorato online. C’è da dire che, rispetto ad altri rumori e ad altre fonti, stavolta l’informazione sembra quantomeno circostanziata e plausibile perché riguarda una novità che potrebbe arrivare sui nuovi iPhone.
E che rientrerebbe in un percorso che non sarebbe per Apple del tutto nuovo. Un percorso per abbracciare la nuova tecnologia dell’intelligenza artificiale. Se la voce di corridoio dovesse risultare vera, i prossimi iPhone potrebbero essere i primi ad avere l’assistente con l’intelligenza artificiale dentro. Ma come saranno?
Apple studia la nuova Siri
Siri, l’assistente virtuale che si trova su tutti i prodotti Apple, viene utilizzata quotidianamente per fare telefonate, mandare messaggi, cercare cose su internet, avviare conversazioni di vario tipo. Ma a partire probabilmente dai prossimi modelli di iPhone potrebbe diventare molto più intelligente.
Apple cambia Siri, l’assistente del futuro sarà speciale (foto X/Revegnus) tecnozoom.it
Wuesto è quello che arriva dal social che una volta chiamavamo Twitter per opera di Revegnus, uno dei leaker più prolifici e tra quelli che di solito hanno le notizie più circostanziate proprio riguardo la Mela. Sul suo profilo di quello che una volta era Twitter si legge infatti che a quanto pare Apple è al momento alle prese con un LLM per riscrivere completamente Siri e trasformarla nella “assistente virtuale definitiva“.
Per poterla vedere occorrerà però probabilmente aspettare il WWDC del 2024, dato che dovrebbe arrivare montata sui prossimi iPhone 16. Apple, come altri produttori di device, ha già abbracciato da tempo la filosofia del dover necessariamente integrare l’intelligenza artificiale nel proprio ecosistema. Per esempio già l’attuale iPhone 15 Pro è in grado di compiere alcune, poche per ora, attività basate proprio sulla IA.
La mossa di Apple ovviamente non avviene nel vuoto ma all’interno di una scelta generale che vede per esempio anche Samsung cercare di rimanere sul pezzo con la sua app di traduzione istantanea LLM Gauss. È chiaro a questo punto come la prossima battaglia per il telefonino più amato sarà sostanzialmente una battaglia da combattersi con gli strumenti avanzati della intelligenza artificiale.
Ad aiutare le varie società nella loro ricerca del consenso anche i progressi in campo dei semiconduttori. E proprio l’inserimento dell’intelligenza artificiale sui device potrebbe essere la mossa vincente rispetto a società come OpenAI che invece offrono gli stessi servizi nel cloud, come pure fanno per esempio Google e Microsoft: avere un device che arriva già dotato di assistente intelligente consente infatti ai produttori di fornire uno strato ulteriore di sicurezza rispetto ai servizi che si trovano online e che potrebbero essere in qualche modo bucati.