YouTube è pronto a dichiarare guerra aperta a tutti gli AdBlocker: bloccare la pubblicità sarà più difficile ma non impossibile: ecco come.
Tutte le piattaforme che utilizziamo gratuitamente su internet si sostengono attraverso la pubblicità. Questo significa che bloccare la pubblicità significa privare le aziende che gestiscono queste piattaforme gratuite del sostegno economico necessario a portare avanti il proprio lavoro.
Nel caso di YouTube il problema degli annunci pubblicitari è che interrompendo lo streaming provocano all’utente una serie di disagi. Interrompono l’ascolto di un video, di un podcast o di musica, quindi spesso prolungano in maniera considerevole il tempo necessario alla fruizione di un contenuto. Questo ovviamente comporta un maggior consumo di batteria del device che stiamo utilizzando per fruire del contenuto in questione e, ovviamente, peggiora l’esperienza generale dell’utente di quella piattaforma.
Naturalmente sono moltissimi gli utenti che hanno deciso di utilizzare un software di blocco della pubblicità per fruire dei contenuti di YouTube senza interruzioni pubblicitarie. Si tratta di estensioni gratuite che permettono di bloccare la riproduzione di messaggi pubblicitari: la più famosa di esse è AdBlock.
Ovviamente però YouTube perde ogni anno moltissimi introiti proprio a causa della mancata riproduzione dei messaggi pubblicitari sui device di chi ha installato l’AdBlocker. Come c’era da aspettarsi, la piattaforma ha deciso di passare alle maniere forti. L’obiettivo è imporre agli utenti di guardare le pubblicità oppure sottoscrivere l’abbonamento a YouTube Premium. Quest’ultima soluzione per l’azienda sarebbe ancora migliore, dal momento che assicura introiti fissi ogni mese, a prescindere dal tempo che un utente passa sulla piattaforma, mentre gli introiti che derivano dalla visualizzazione degli annunci pubblicitari oggi dipendono dal tempo che ogni utente passa su YouTube e naturalmente dal numero di video che guarda ogni giorno.
YouTube vieta gli AdBlocker, come aggirare il divieto?
Se YouTube ha già fatto arrivare al nostro account un messaggio in cui ci notifica il divieto di utilizzare un AdBlocker significa che ha rilevato sul nostro account un’estensione che blocca la riproduzione della pubblicità.
Uno degli stratagemmi da adottare è molto semplice: cambiare estensione utilizzandone una che YouTube non sia ancora in grado di rilevare, come uBlockOrigin.
Una valida alternativa, attualmente già utilizzata da moltissimi utenti attenti alla propria privacy è utilizzare un servizio di VPN, che permette di modificare il proprio indirizzo IP facendolo apparire come geolocalizzato in un Paese diverso dall’Italia. A quanto pare localizzando il proprio IP in Svizzera o in Canada sarà possibile continuare a utilizzare normalmente l’AdBlock perché in quegli Stati il divieto non è ancora attivo.