La Polizia di Stato ha oscurato 473 siti truffa che proponevano investimenti fraudolenti. Attenzione alle trappole del trading online.
L’investitore principiante che si avvicina per la prima volta al mondo del trading online rischia di cadere facilmente in una truffa telematica. L’attenzione deve rimanere sempre alta e bisogna affidarsi solo a portali certificati.
Da diversi anni sempre più persone si sono avvicinate al trading online, un nuovo modo di investire che fa sembrare la speculazione quasi un gioco. Sembrerebbe che non servano grandi competenze finanziare per acquistare Titoli, criptovalute, beni rifugio con asset, opzioni binarie e CFD. In realtà per tutelare il capitale è necessario avere adeguata conoscenza dei mercati finanziari, saper leggere gli andamenti e riconoscere quando è il momento giusto per aprire una posizione.
Ciò che più ha avvicinato tanti piccoli investitori principianti al trading online è la facilita con cui si può speculare. Comodamente dal divano di casa, in qualsiasi momento avendo a disposizione una connessione e un dispositivo come smartphone o computer. Questo aumento del numero di persone interessate al trading online ha avuto come conseguenza un incremento delle truffe online legate proprio a questa tipologia di investimento.
Come difendersi dalle truffe del Trading online
Sono stati oscurati e sequestrati dalla Polizia di Stato 473 risorse online – siti web, account, annunci pubblicitari – che promuovevano falsi investimenti finanziari su finte piattaforme di trading online. I cyber criminali hanno creato video deepfake grazie all’Intelligenza Artificiale coinvolgendo inconsapevolmente ENI e alti vertici assolutamente estranei all’attività illegale.
La truffa riguardava servizi di trading su piattaforme online e strumenti finanziari innovativi. Mai affidarsi al primo sito trovato sul web. Bisogna verificare che l’operatore abbia la giusta autorizzazione e scegliere solo broker noti per la loro affidabilità come Plus500 o eToro. La Polizia Postale consiglia di diffidare delle offerte di investimenti con guadagni troppo promettenti e immediati nonché delle pubblicità di speculazioni che usano loghi aziendali o di istituzioni oppure personaggi noti. Bisogna, poi, verificare che chi pubblicizza l’evento sia autorizzato a farlo e che la società finanziaria sia registrata presso la piattaforma CONSOB.
Tra i consigli della Polizia Postale anche quello di scegliere piattaforme operanti nell’Unione Europea con relative certificazioni e di assicurarsi che il broker abbia regolarmente la Partita IVA e che la sede legale sia effettivamente esistente. Per controllare la validità di una Partita IVA si potrà utilizzare il servizio dedicato messo a disposizione di tutti i cittadini dall’Agenzia delle Entrate.