La Luna tocca la Terra: la fine è l’inizio di un’era prima inimmaginabile

Sarebbe possibile vedere la Luna senza andare nello spazio? Un progetto scientifico apre la strada ad una nuova era. 

La generazione di bambini che ha seguito l’allunaggio incollata agli schermi di mezzo mondo ormai è anziana e può raccontarlo ai nipoti. Ma nonostante le varie missioni che si sono succedute negli anni il satellite non ha mai smesso di esercitare un certo fascino su chi scruta il cielo notturno. Anzi, il prossimo anno partirà la missione Artemis II per tornare sul suolo lunare.

Strada verso la Luna
La Luna tocca la Terra, ora sarà più vicina. – foto pixabay.com – (tecnozoom.it)

Ciò che rende difficile la preparazione delle spedizioni nello spazio come sappiamo tutti è la preparazione fisica degli astronauti. Non è facile allenarsi per andare sulla Luna, sia considerando le temperature estreme presenti sul satellite che la gravità diversa. Sarebbe tutto più facile se si potesse prendere un pezzo di Luna per poterla studiare con calma e senza fretta.

Detta così suona un’esagerazione, ma in effetti proprio questo è il concetto alla base di uno dei progetti dell’European Space Agency (ESA), o almeno ci va vicino. Si tratta in effetti di una nuova palestra per astronauti, unica nel suo genere. Il tema di ricerca infatti l’ha progettata per ricreare sul nostro pianeta delle condizioni identiche a quelle dell’ambiente lunare.

Il progetto LUNA apre una nuova era

Inaugurata il 25 settembre, il Lunar Analog Facility (LUNA) è già l’orgoglio non solo dell’ESA ma anche del Centro aerospaziale tedesco. Questa centro di addestramento si trova vicino a Colonia e si presenta all’esterno come un edificio qualsiasi, squadrato e di colore chiaro. Ma una volta all’interno si apre una distesa di ben 700 metri quadri dall’aspetto alieno.

Astronauta su veicolo lunare
La palestra LUNA permette agli astronauti di fare pratica. – foto pixabay.com – (tecnozoom.it)

Il suolo è grigio e sabbioso, irregolare e costellato di crateri. Non mancano qua e là avvallamenti e delle rocce appuntite, come nelle immagini della superficie lunare che conosciamo bene. Un’enorme lampada solare alterna le fasi di luce e di buio ricreando l’intensità osservabile dal satellite. Anche se appena inaugurata, LUNA sarà presto accessibile alle agenzi spaziali di tutto il mondo.

Per costruirla l’ESA ha impiegato 900 chili di materiale di origine vulcanica, riuscendo anche a riprodurre una porzione di terreno congelato. Qui gli astronauti potranno fare pratica di carotaggi fino a una profondità di tre metri per quando approderanno sulla Luna vera. Ancora in fase di progettazione invece è il simulatore di gravità lunare, che è circa un sesto della nostra.

Mettere a punto un ambiente che riesca a simulare in modo realistico quello che è l’ambiente lunare migliorerà sensibilmente la sicurezza degli astronauti. Il tutto nel rispetto dell’ambiente perché LUNA impiega sistemi energetici rigenerativi.

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