Furia degli utenti per la nuova trasformazione di Google. Il motore di ricerca è pronto a cambiare per sempre, ecco tutti i dettagli.
Il motore di ricerca più amato ed utilizzato al mondo rimane Google. Che sin dagli albori ha saputo diventare un punto di riferimento per la community, con un sistema sempre più avanzato e che dà modo di accedere a miliardi di risultati in tempo reale semplicemente inserendo alcune parole chiave. Con l’aggiunta negli anni di altri filtri come le immagini, i video, le mappe e via dicendo.
Di volta in volta, poi, il team di sviluppatori lavora per poter pensare a nuove funzionalità da integrare all’interno del servizio e che possano rendere il motore di ricerca ancor più avanzato. L’ultima trasformazione però non è andata per niente già agli utenti, che ora sono su tutte le furie per quello che è successo. Ecco tutti i dettagli della modifica, potreste non averla ancora notata.
Una modifica molto importante e che è destinata a far discutere ancora parecchio nelle prossime settimane. A confermare il tutto ci ha pensato l’esperto Danny Sullivan di Google, che ha spiegato su X i retroscena di questa notizia deludente. “Sì, è stato rimosso. Lo so, è triste. Anch’io sono triste. È una delle nostre caratteristiche più antiche e aiutava le persone ad accedere alle pagine velocemente“- le sue parole.
Ma qual è questa modifica? Con un recente aggiornamento, Google ha deciso di rimuovere dal suo motore di ricerca i link alle cache delle pagine dai risultati che vengono mostrati. Si trattava di una funzione molto utile e che in passato permetteva agli utenti di accedere ad un sito web nello stesso modo in cui lo vedeva Google. Con un carico di informazioni in più disponibili.
E non solo, perché nel tempo ha potuto agire anche come strumento intelligente per poter visualizzare una pagina web anche quando il caricamento era più lento del previsto. E ultima ma non ultima, questa caratteristica ha funto anche da aiuto per i professionisti SEO e per i giornalisti col fine di eseguire il debug dei loro siti.
Ora gli utenti sono su tutte le furie, e non poteva essere altrimenti. Tra chi spiega che ci sono alternative ma non così complete e chi spera in un dietrofront di Big G, al momento l’unica certezza è che non sarà più possibile godere di uno degli strumenti che lavoravano in background più interessanti in assoluto.
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