In arrivo una bellissima novità: la disability card. Vediamo insieme di cosa si tratta, a chi spetta e quali agevolazioni comporta.
In tutta Europa sta prendendo piede la disability card, in arrivo anche in Italia. In questo articolo vi spieghiamo in che cosa consiste, chi può richiederla e quali agevolazioni sono previste.
Una piccola card può rappresentare un grande passo avanti in termini di diritti umani e civili. In Europa in diversi Paesi tra cui Estonia e Romania è già presente la disability card. È già possibile chiederla anche da noi in Italia. Come suggerisce il nome stesso, si tratta di una card riservata esclusivamente alle persone affette da disabilità al di sopra di una certa percentuale. Andrà a sostituire la marea di fogli che un soggetto invalido deve, ogni volta, portare con sé per dimostrare la sua disabilità e avere diritto a sconti o agevolazioni.
Naturalmente per avere diritto alla disability card è necessario possedere requisiti ben specifici. Non solo. Le agevolazioni e gli sconti non saranno gli stessi su tutto il territorio nazionale ma ogni Comune potrà gestirsi in piena autonomia. Questo potrebbe dare luogo a diversità significative da una città all’altra con possibili penalizzazioni.
Disability card: ecco come funziona
La disability card è una carta che andrà a sostituire tutta la documentazione cartacea atta a certificare l’invalidità di un soggetto. È uno strumento “smart” e grazie ad essa i disabili potranno fruire di diverse agevolazioni che, però, potranno variare da Comune a Comune.
Per poter fruire della disability card non è sufficiente avere un’invalidità generica ma è necessario rientrare in una delle seguenti categorie:
- invalidi civili minorenni;
- invalidi civili maggiorenni con invalidità pari o superiore al 67%;
- disabili da lavoro almeno al 35%;
- ciechi;
- sordi;
- disabili gravi riconosciuti dalla legge 104;
- inabili al lavoro;
- invalidi di guerra.
La disability card può già essere richiesta accedendo al portale dell’Inps con la Spid o con la Cie, la carta d’identità elettronica o con la Cns, la carta nazionale dei servizi. Naturalmente se, dopo visita di controllo, dovesse diminuire la percentuale di invalidità allora non si avrebbe più diritto al beneficio.
Grazie a questo nuovo strumento gli invalidi dovrebbero poter accedere gratuitamente o con forti sconti ai mezzi di trasporto pubblico, ai musei, a cinema e teatri, a impianti sportivi comunali ma anche alle aree B e C tramite l’automobile. Come anticipato, però, molto dipenderà dai vari Comuni: ogni ente gestirà il tutto in autonomia.
La cosa più grave è che, ad oggi, in Italia solo tre città prevedono sconti per i possessori della disability card: Ferrara, Alessandria e Venezia. Milano e Roma, per il momento, restano in coda pur essendo le due città più densamente popolate. Si spera che nei prossimi mesi sempre più Comuni aderiscano all’iniziativa per migliorare la qualità della vita di ogni giorno di persone affette da disabilità.