Chi lavora in certe condizioni ha bisogno di aiuti extra. Ecco le aziende italiane che offrono bonus speciali per certi tipi di lavoratori.
Lavorare è una necessità della vita di tutti gli adulti. I soldi servono a tutti, e a volte conciliare la cosa con la vita privata può essere difficile. Questo è il caso per i lavoratori con figli, che spesso fanno fatica a trovare un bilancio tra le due cose. Fortunatamente esistono alcune aziende che sono particolarmente favorevoli a queste situazioni, dando diversi bonus ai dipendenti bisognosi. Ecco quali sono.
La prima compagnia della lista è Randstad, multinazionale olandese nel settore delle risorse umane. Una delle sue qualità è proprio il modo in cui tratta i dipendenti. Nello specifico, per i dipendenti con i figli sono previsti un bonus di 1.000 euro alla nascita e altri 1.000 euro annuali fino al 6° anno del bambino, con in più 250 euro mensili per l’asilo nido e 330 euro come rimborso per eventuali babysitter.
Segue Barilla, azienda che ha di recente invertito rotta sulla politica aziendale, dopo alcune dichiarazioni controverse sul ruolo della famiglia tradizionale. Per dimostrare questo cambio di direzione, Barilla concede ai neogenitori 12 settimane di congedo completamente retribuite, attive da gennaio 2024 e rivolto a ogni genitore a prescindere da genere, stato maritale, orientamento sessuale e includendo anche i figli adottati.
Bonus delle aziende italiane per i genitori: ecco chi li offre
La prossima azienda della lista è San Marco Group, parte del settore di pitture e vernici per l’edilizia. Quest’azienda offre 6.000 euro attraverso i primi due anni di vita dei bambini, suddivisi in 3.000 euro alla nascita e il resto diviso tra i primi due anni di vita. Non è l’unico vantaggio offerto, anzi: per ridurre il gender gap, l’azienda offre il congedo di paternità raddoppiato. L’azienda afferma che questi bonus hanno influito positivamente sui suoi lavoratori.
Segue OneDay Group, business factory dedicata alle nuove generazioni. Tra i loro positivi c’è il sostegno per la parità di genere e per i bisogni genitoriali. I dipendenti possono lavorare in smart working flessibile, e i genitori possono ambire a un bouns di 10.800 euro (divisi in bonus da 300 euro mensili fino al terzo anno di vita del bambino), la possibilità di portare il figlio in ufficio con tanto di mini zoo club aziendale, bagni con fasciatoio e, infine, 30 giorni di congedo di paternità.
Infine c’è Ferrero, azienda che non ha bisogno di presentazioni, ma che è anche molto famosa per l’attenzione che offre ai dipendenti. Dal 2022 l’azienda offre molte agevolazioni per i neo-genitori, indipendentemente dal genere e dal modo in cui il bambino è entrato a far parte della famiglia.
Con la nascita o adozione del figlio, i genitori avranno permessi retribuiti fino a 4 settimane, con permessi extra per accompagnare i figli a visite specialistiche o, per le madri, visite prenatali. Quando arriva l’ottavo mese di gravidanza le madri potranno lavorare in smart working, ed entrambi i genitori avranno accesso a 6 mesi di lavoro da casa dopo la fine della maternità obbligatoria.