Passare troppo tempo davanti al pc non fa bene alla vista: la regola del 20-20-20 aiuta a far riposare gli occhi, ecco come funziona.
Sempre più persone – soprattutto dopo l’emergenza dovuta alla pandemia – passano ore davanti al computer, vuoi per motivi di studio o per lavoro. Da qui il rischio di una sovraesposizione allo schermo del computer che può portare alla cosiddetta malattia dell’occhio secco, che un tempo colpiva soprattutto gli anziani e le donne in menopausa e che oggi invece sempre più spesso si riscontra anche tra i giovani.
Tutto nasce da un’esposizione troppo prolungata agli schermi digitali in grado di condurre a una più veloce evaporazione del film lacrimale, ovvero il sottile strato di liquido fatto di acqua e lipidi (grassi) che riveste la nostra superficie oculare. La causa della secchezza dei nostri occhi risiede principalmente nello scarso “ammiccamento” (in inglese blink).
In pratica, fissando uno schermo gli occhi vengono strizzati con minor frequenza – il 40% in meno secondo alcuni studi – rallentando di conseguenza la diffusione del film lacrimale sulla superficie dell’occhio. Le conseguenze vanno dall’irritazione all’affaticamento, dal bruciore al dolore.
C’è anche il rischio di andare incontro a un’infiammazione cronica. È importante dunque sbattere le palpebre: un movimento che serve a mantenere intatto il film lacrimale, lo strato liquido che ci permette di vedere nitidamente proteggendoci anche contro sostanze irritanti e corpi estranei.
Oggi, come dicevamo, la malattia dell’occhio secco si sta diffondendo di più tra i giovani. Un effetto della grande diffusione degli smartphone e dei social media che porta a visualizzare attraverso i telefonini i contenuti video che un tempo passavano in tv. Questo significa essere esposti a una grande quantità di visioni a distanza ravvicinata che porta a stancare gli occhi e a disturbi di diversa entità.
Il problema è che spesso l’occhio secco viene ritenuto un disturbo leggero o passeggero, risolvibile con il fai da te. Molti pazienti infatti si autocurano andando da sé alla ricerca di rimedi che però, quando va bene, non fanno che alleviare i sintomi.
Cosa fare per evitare di avere gli occhi secchi? Si può fare qualcosa per prevenire il problema? Dagli esperti internazionali della Società Scientifica americana TFOS (Tear Film & Ocular Surface Society) arriva un suggerimento: seguire la regola del 20-20-20. Di cosa si tratta? Essenzialmente di fare delle pause dagli schermi per far riposare gli occhi.
Ogni 20 minuti di visione a distanza ravvicinata dobbiamo fissare un punto lontano 6 km per almeno 20 secondi. Infine ogni 20 minuti dovremo chiudere le palpebre per poi strizzarle leggermente per 2 secondi facendo un ammiccamento. Questa semplice azione, affermano gli esperti, basta a ripristinare il film lacrimale, a riposare gli occhi e riattivare la vista a distanza.
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