Fai attenzione quando presti la tua auto, il codice della strada parla chiaro: ecco cosa rischiano proprietario e conducente.
Chissà quante volte ci sarà capitato di aver avuto un amico o un parente e di essere andati in loro incontro. Tuttavia, pochi sanno che esistono una serie di situazioni che generalmente si prendono sottogamba ma che in caso di problemi potrebbero farci passare dei guai seri. Specialmente per quanto riguarda il codice della strada.
Essere d’aiuto fa sempre piacere, soprattutto se sono persone a noi care che ci chiedono una mano. Ciononostante, è bene sapere che ogni scelta rischia di avere delle conseguenze più o meno gravi. Ad esempio bisogna fare molta attenzione quando si presta una macchina per uno o più giorni. In pochi sanno che questo può farci avere dei problemi con la legge.
Soprattutto in caso di multa e ancor di più in caso di incidenti, questi due scenari rischiano di rivelarsi a dir poco preoccupanti. Sia per chi in quel momento era alla guida del mezzo, sia per la persona che è effettivamente proprietaria della macchina o della moto. In questo caso gli scenari plausibili sono diversi.
In termini di legge quando si presta un mezzo di trasporto per un periodo inferiore ai 30 giorni, si sta stipulando un contratto in comodato d’uso. Questo significa che non ci sono dei contratti che è necessario rispettare, regola che vale sia per gli amici che per i membri dell’unità famigliare. Tuttavia, le cose cambiano drasticamente quando si decidere di prestare il mezzo per oltre 30 giorni.
Se avete bisogno di spostarvi per lavoro o per vacanze e volete lasciare la macchina a qualcuno, per un periodo superiore al mese, dovete ricordarvi di avvisare la motorizzazione. In caso contrario oltre ad una multa di 705 euro si rischia anche il ritiro del libretto di circolazione. Ma cosa succede se dopo aver prestato la macchina chi la guida prende una multa o fa un incidente?
Nella prima ipotesi si può contestare la multa immediatamente, in caso di verbale consegnato sul posto, oppure a distanza di tempo, se la multa arriva a casa. Il primo caso prevede che il guidatore sia assoggettato alla perdita di punti sulla patente e il mezzo non può essere ritirato, qualora fosse previsto anche il sequestro dell’auto. Nel secondo caso, il proprietario ha invece 60 giorni di tempo per formalizzare il fatto che in quel momento non era lui alla guida.
Quando invece si verifica un incidente, la legge vuole che sia sempre il conducente a prendersi le sue responsabilità, anche in caso di reato, salvo diverse comunicazioni da parte delle forze dell’ordine. Insomma, in caso di incidente provocato il proprietario del mezzo rischia solo di vedere aumentare la propria polizza assicurativa.
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