Non tutti sanno per quanto tempo bisogna conservare la prova di pagamento dell’assicurazione dell’auto: attenzione a non sbagliare.
Pagare l’assicurazione dell’auto per responsabilità civile (RC auto) non solo è obbligatorio, ma serve anche a tutelare se stessi o eventualmente un altro guidatore nel caso in cui con la propria vettura si provochino danni fisici o materiali ad altre persone.
Un tempo era obbligatorio anche esporre sul parabrezza il tagliando dell’assicurazione, ma dal 18 ottobre 2015 tale obbligo è di fatto decaduto, in quanto i controlli ad opera delle forze dell’ordine vengono eseguiti tramite un database telematico, riducendo così il rischio di errori.
Tuttavia, l’Articolo 180 del Codice della Strada impone al conducente di avere sempre in auto o con sé il certificato di assicurazione, in modo tale da consentire alle autorità di effettuare i dovuti controlli anche nel caso in cui ci siano del malfunzionamenti del database telematico. A tal proposito, è sufficiente anche solo mostrarlo sul proprio smartphone.
Questo è quanto stabilisce la norma per il certificato di assicurazione, ma per quanto tempo bisogna invece conservare la prova di pagamento RC auto? Attenzione a non sbagliare o potresti rischiare di andare incontro a brutte sorprese.
Al di là della normativa vigente per ciò che concerne l’esposizione e la conservazione del certificato assicurativo, come ci si deve comportare con la ricevuta di pagamento dello stesso? Come sappiamo, conservare la prova di un versamento è in generale una buona prassi da adottare, in modo tale da evitare spiacevoli inconvenienti di qualsiasi tipo. In particolare, per quanto tempo bisognerebbe tenere da parte la prova del pagamento dell’assicurazione auto?
L’articolo 2952 del Codice civile stabilisce che: “Il diritto al pagamento delle rate di premio si prescrive in un anno dalle singole scadenze”. Ciò significa che il pagamento dell’assicurazione deve essere conservato fino ai 12 mesi successivi alla sua scadenza. Nel concreto, quindi, non bisogna buttare la ricevuta per un totale di due anni dalla stipula dell’assicurazione.
In questo modo sarà possibile dimostrare l’avvenuto pagamento della polizza prima che sia intercorsa la prescrizione. Così, si potranno facilmente risolvere eventuali controversie con la compagnia assicurativa. Si raccomanda perciò di conservare tale prova sotto forma telematica o cartacea, in maniera da non incorrere in situazioni sconvenienti e difficili da risolvere.
L'annuncio riguardante Telegram ha lasciato milioni di utenti interdetti: si tratta di un addio inaspettato,…
Sempre altissimo, nel nostro paese e non solo, il rischio truffa. Alcuni tasti del computer,…
È difficile non trovare un automobilista che non abbassa il volume della radio mentre sta…
WhatsApp non conosce rivali e tutela ancora una volta la sicurezza degli utenti: l’ultimo aggiornamento…
Per utilizzare Whatsapp non è necessario dover tenere lo smartphone tra le mani grazie a…
Le funzioni nascoste di alcuni modem e il rischio di spionaggio stanno preoccupando molti utenti…