Un tempo, acquistare un qualsiasi prodotto Mulino Bianco significava molto di più che
avere a deposizione uno snack gustoso.
Molti anni fa, parliamo in pratica degli anni ottanta, acquistare una merendina del Mulino
Bianco, voleva dire, tra le altre cose, godere di una sorpresa più che mai gradita. Una serie
davvero lunghissima di gadget, entrata praticamente nella storia. Oggi, molti di quei “giocattolini” possono valere una vera fortuna.
Un vero e proprio simbolo di un decennio, di una generazione. Le sorprese Mulino Bianco
hanno rappresentato davvero qualcosa di speciale e di magico per milioni e milioni di bambini, e
non solo. Le più preziose in assoluto, oggi, rappresentano l’ambizione massima di milioni di collezionisti.
Come non ricordare, “Cerca il tegolino”, un piccolo gioco di forma esagonale, due triangoli che si incontrano e la scoperta del lato sul quale è stampata la gustosa merendina. Il “Puzzle delle regioni”, piccoli pezzi sagomati ognuno con la forma di una regione italiana, tutte insieme formano l’immagine del nostro paese.
La Meridiana Mulino Bianco, un cartoncino piegato per scoprire l’ora e i punti cardinali. “Come
giocavamo”, una sorpresina speciale composta da un libretto con i giochi più famosi esistenti.
Gli spugnotti, animaletti in spugna movibili. Il gioco dei bastoncini di legno, grandi quanto dei fiammiferi di tre colori differenti. La capacità di creare forme sempre diverse è lo scopo del gioco.
Il mitico curvografo, lo strumento composto da cerci dentellati da incastrare tra loro. Anche qui,
un concentrato di pura fantasia, il massimo per chi a quei tempi è stato bambino. Con questo semplice strumento, composto da più cerchi dentellati in plastica incastrabili tra di loro e con una matita si possono realizzare disegni sempre più strani.
Per inventarne di nuovi non c’è che da provare e riprovare, cambiando dischi, fori e colori della matita
Il “Gioco dei colori profumati”, una piccola biro con un libretto da colorare. La pennina tra l’altro,
profumata. Il “Gioco del pittore”, una sorpresa più che mai divertente per improvvisarsi, di colpo,
pittori. Una tela piccolissima e una tavolozza con i colori per dare sfogo alla propria fantasia.
In ultimo, il gioco del prestigiatore, una scatoletta rotonda con due pezzi e coperchio a incastro.
L’aspirante mago, insomma, con un sacco di giochetti di prestigio da mostrare a tutti. Una tuffo nel passato, insomma, un viaggio, indietro nel tempo alla riscoperta di quelle piccole entusiasmanti abitudini che hanno condito il quotidiano dei più piccoli, e non solo.
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