L’ascensore più alto d’Europa si trova nel cuore del continente, ha oltre cent’anni ed è una meraviglia della tecnica.
Si tratta di un’opera di ingegneria estremamente ambiziosa che, già nel momento in cui venne realizzata sembrò destinata a battere ogni record. A progettarla fu l’ingegnere Franz-Josef Bucher-Durrer che aveva l’ambiziosa idea di costruire un ascensore verso il paradiso.
Il luogo ideale per realizzare la sua visione fu individuato nel cuore della Svizzera, nella località di Lucerna e sulle rive del Lago dei Quattro Cantoni.
Quando venne ultimato, nel 1905, l’ascensore impiegava circa 5 minuti a percorrere una risalita lunga 152,8 metri. La struttura originale, che esiste tuttora ed è perfettamente funzionante, è stata recentemente rimodernata dal gruppo Schindler e, grazie all’utilizzo di nuovi motori, oggi la risalita dura appena 40 secondi. Questa innovazione ha fatto raggiungere all’ascensore un nuovo primato: oltre a essere l’ascensore esterno più alto d’Europa è anche l’ascensore più veloce del mondo!
L’Hammetschwand è l’ascensore esterno più alto d’Europa
La sala macchie e l’entrata passeggeri dell’ascensore venne scavata all’interno di una formazione rocciosa alta 44 metri sul livello del mare.
La struttura vera e propria, cioè la lunga “corsia verticale” lungo la quale si muove l’ascensore, è invece costruita secondo un modello a traliccio realizzato in filigrana dell’altezza di 118 metri. La torre-traliccio è ampia appena quattro metri quadrati e misura 2 metri per lato.
Il traliccio dell’ascensore corre parallelo alla parete rocciosa che si erge sulla riva del lago ed è fissato ad essa attraverso strutture metalliche orizzontali che collegano il traliccio alla roccia a diverse altezze.
Arrivati alla fine corsa dell’ascensore si potrà scendere uscire dalla cabina e percorrere una breve passerella di legno per raggiungere il belvedere panoramico da cui ammirare lo stupefacente panorama del lago montano. Se si dovesse prendere l’ascensore in un giorno di nebbia o di nuvole basse, l’ascensore permetterà di attraversarle e di sbucare al di sopra di esse, dando davvero la sensazione di poter camminare su un mare di nuvole.
Per quanto la vista sia effettivamente celestiale (non è un caso, del resto, che dovesse essere un “ascensore per il paradiso) di sicuro l’esperienza sull’ascensore esterno più alto d’Europa è sconsigliata a chi soffre di vertigini.
Bisogna dire che per arrivare al belvedere di Bürgenstock è anche possibile percorrere un sentiero roccioso che permette di colmare il dislivello a costo di più tempo e certamente di più fatica, ma esplorando anche i dintorni della zona.