È importante sapere quando conviene usare il condizionatore anche durante la stagione invernale. In questo modo la bolletta calerà in modo vertiginoso: ecco come risparmiare.
L’impianto di climatizzazione nelle case è uno degli investimenti più importanti che si possano fare. È possibile usarlo in maniera intelligente per risparmiare sulle bollette e nello stesso tempo mantenere un ambiente confortevole e fa sentire a proprio agio tutti i membri della famiglia in ogni stagione.
Il condizionatore è un elettrodomestico utile durante i mesi estivi per alleviare il caldo intenso e rinfrescare gli ambienti. È importante però fare un discorso che riguardi anche il risparmio e l’economia, dato che i consumi si riversano in bolletta. Con l’inverno ormai alle porte sono in molti a chiedersi se conviene usarlo come riscaldamento.
Per prima cosa è necessario sottolineare che un condizionatore caldo/freddo è utile sia per rinfrescare la casa che per riscaldarla. Ma quello che in pochissime persone sanno è che rappresenta un’alternativa alla caldaia e ai termosifoni, anche perché c’è un modo per utilizzarlo e risparmiare.
Condizionatore è l’alternativa ai termosifoni: come usarlo
Il condizionatore caldo/freddo è una buona alternativa ai termosifoni grazie alla tecnologia inverter che modula la potenza in base alle necessità. In questo modo i consumi vengono ottimizzati con apparecchi che forniscono tra 4 e 6 kWh di energia termica.
In pratica, quando il dispositivo emette aria calda è perché preleva il calore dall’esterno e lo immette all’interno sfruttando in questo modo l’energia elettrica per aumentare la temperatura. In pratica è esattamente il processo inverso che viene fatto quando si usano i condizionatori per raffreddare le stanze.
Durante il riscaldamento/raffreddamento, il fluido termovettore viene riscaldato (o raffreddato in base alle necessità stagionali) mediate un processo di condensazione, compressione ed evaporazione. Proprio così il dispositivo funziona. Per quanto riguarda il consumo dipende da diversi fattori che poi vanno ad incidere nella bolletta della luce:
- Efficienza del dispositivo;
- Durata di funzionamento;
- Differenza di temperatura interna ed esterna;
- Caratteristiche e dimensioni della casa da riscaldare;
- Verificare se c’è l’isolamento termico dell’abitazione o controllare l’esposizione della casa.
In genere si può sottolineare come l’uso del dispositivo comporta un consumo medio di 300-600 watt all’ora, con le performance che diminuiscono quando all’esterno la temperatura è al di sotto dei 7 gradi. Quando si raggiungono i 0 gradi, invece, è necessario l’uso del generatore.
In generale, possiamo dire che per risparmiare sul condizionatore è consigliato usarlo per breve fasi di 15 minuti, in questo modo si alza la temperatura. Possibilmente usarlo quando non sono accesi i termosifoni e per riscaldare l’ambiente prima di andare a dormire.