COD Modern Warfare 3, bufera su Activision: il dettaglio che ha fatto infuriare tutti

Il nuovo Call of Duty Modern Warfare 3 non ha fatto neanche in tempo ad arrivare che le polemiche sono esplose come qualcuno che inavvertitamente fa partire una granata in un magazzino di munizioni.

L’esplosione è stata immediata e a catena e ha riportato soprattutto al centro della discussione due vizi che a quanto pare continuano ad essere presenti dentro il team di sviluppo che per Activision, in questo caso Sledgehammer Games, si è occupato del nuovo COD.

Proteste per COD MW3
Tantissimi giocatori sono delusi da COD MW3 – foto via Activision – Tecnozoom.it

Non che sia ovviamente colpa diretta del team di sviluppo, i ragazzi di Sledgehammer fanno quello che gli viene chiesto. Il problema è a monte come fatto notare anche da alcuni commenti online da parte di giocatori abbastanza stufi di vedersi riproporre sempre lo stesso schema. Uno schema che non piace a nessuno ma che ha comunque portato almeno 170 mila giocatori, anche se il numero è in discesa, su Steam.

Saranno pochi rispetto al passato ma sono lì. Un problema che il team di sviluppo dei vari Call of Duty non sembra essere in grado di affrontare, o non sembra essere stimolato ad affrontare, è proprio quello di alcune ricette che si trasformano in microtransazioni al limite della sopportazione.

Modern Warfare 3, non è solo un problema di skin

Uno dei pacchetti per Modern Warfare 3 comprende infatti quella che ormai è stata ribattezzata l’infausta skin di Groot anche se purtroppo il Guardiano della Galassia c’entra ben poco. La skin in questione è infatti è ufficialmente chiamata Gaia: è praticamente trasparente e quel poco che la compone è un intrico di rami e ramoscelli. Marrone tono su tono. Basta rimanere immobili vicino a qualunque superficie o anche sdraiarsi per terra per diventare invisibili.

Tanti gamer delusi da COD MW3
Una skin di COD MW3 sta facendo infuriare di nuovo i giocatori – foto via Activision – Tecnozoom.it

E il fatto che si tratti di una skin a pagamento sta facendo gridare allo scandalo. Perché non è la prima volta. Anche in passato ci sono state skin problematiche. E la questione relativa a Gaia riporta anche al centro la questione della durata della campagna principale.

Perché, la domanda è lecita, Sledgehammer Games non si concentra più sul creare un videogioco con una campagna come si deve e perde invece tempo e risorse con le skin a pagamento che piagano gli scontri online? Anche perché, ed è il ragionamento che fanno in tanti, quello che è stato fatto con il nuovo COD è doppiamente irritante.

La campagna ridotta ai minimi termini rinforza l’idea che il gioco dovesse essere un DLC e che invece, infiocchettato e impacchettato, viene adesso venduto a prezzo pieno. E dall’altra c’è di nuovo il problema delle skin che trasformano l’esperienza in un pay to win della peggior specie.

Su Reddit, dove le discussioni sono sempre particolarmente accese, proprio la questione della mancanza di contenuti viene affrontata da qualcuno facendo una domanda a tutti: “che si aspettano le persone di vedere da un gioco che esce una volta l’anno?“. Una domanda cui forse prima che il developer dovrebbero rispondere i giocatori. Se il gioco è così brutto ci sono 80 mila persone (in questo momento) di troppo sui server Steam.

Gestione cookie