Bottiglie di urina vendute come energy drink: in arrivo un folle documentario

Si chiama Oobah Butler ed è l’incubo di Amazon: il ragazzo è riuscito a mettere in vendita bottiglie di urina spacciandole per energy drink. Perché lo ha fatto?

Oobah sembra essere deciso a fare la guerra alle più grandi aziende del mondo, soprattutto a quelle che lavorano on line, allo scopo di dimostrare le assurdità e le scorrettezze alla base del loro funzionamento. Dopo essere riuscito rendere famosissimo su Tripadvisor un ristorante che in realtà non è mai esistito per denunciare le fake reviews, è passato all’attacco di Amazon.

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Oobah Butler – Fonte Instagram @oobahs – tecnozoom.it

Il gigante della distribuzione mondiale è da sempre sotto accusa per i ritmi di lavoro alienanti che impone ai propri dipendenti. L’azienda di Bezos controlla costantemente la produttività dei propri lavoratori, il tempo che impiegano a compiere qualsiasi azione ma anche il tempo che dedicano alle pause durante l’orario di lavoro.

Queste dinamiche non pesano soltanto su coloro che lavorano all’interno dei grandi centri di smistamento di Amazon, ma anche sui fattorini che ogni giorno consegnano milioni di prodotti alle porta di altrettanti clienti. I fattorini di Amazon spesso non hanno nemmeno il tempo di fermarsi per andare al bagno e, per questo motivo, hanno assunto un’abitudine che molti potrebbero giudicare disgustosa ma che è semplicemente frutto della necessità. I fattorini urinano nelle bottiglie dei succhi di frutta o negli energy drink che hanno consumato durante la giornata e poi le abbandonano lungo le strade che portano ai depositi perché non possono farle trovare nei furgoni.

L’idea geniale di Oobah Butler

Dopo aver fatto un’inchiesta in incognito nei depositi di Amazon, registrando le dichiarazioni di diversi lavoratori con una telecamera nascosta, Butler era stato scoperto. Era però riuscito a sapere dell’abitudine dei fattorini di lasciare bottiglie di urina lungo il ciglio delle strade e ha deciso di approfittarne.

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Due passaggi dell’impresa di Oobah Butler – Fonte Instagram @oobahs – tecnozoom.it

Ha individuato e raccolto diverse bottiglie di urina, ha creato la bottiglia e l’etichetta di un nuovo energy drik al gusto di “bitter lemon” (limone amaro) e l’ha messa in vendita su Amazon.

 

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Ha poi chiesto ad alcuni amici di acquistare il prodotto in maniera da poterlo effettivamente ricevere a casa. A questo punto l’algoritmo di Amazon si è attivato e il particolarissimo energy drink è stato proposto anche a veri clienti, assolutamente ignari di quello che stavano per acquistare. A quel punto Oobah Butler ha deciso di ritirare il prodotto dallo store per evitare di dover spedire davvero urina in giro per il mondo (e incorrere in tutte le possibili denunce), ma era riuscito a dimostrare diverse cose. La prima è che i lavoratori di Amazon non vivono in condizioni esattamente accettabili e la seconda è che i controlli di sicurezza sulla piattaforma sono davvero pochi: chiunque può mettere in vendita qualsiasi cosa. Il racconto dell’intera impresa è andato in onda sotto forma di documentario su Channel 4 nel Regno Unito con il nome di The Great Amazon Heist (La Grande Rapina di Amazon).

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