Le lavoratrici riceveranno un bonus che aiuterà a incentivare l’occupazione femminile in Italia: ecco chi può percepire il beneficio.
In Italia il lavoro femminile fatica a decollare. Secondo l’ultima indagine ISTAT, infatti, l’aumento dell’occupazione nel mese scorso è prevalentemente maschile. Questo pone il nostro Paese molto indietro rispetto alla media Ue per quanto riguarda il numero delle donne che accedono al mercato del lavoro. L’Italia infatti è l’unico paese membro ad avere ancora un divario così alto anche tra occupazione maschile e femminile (più di 18 punti percentuali).
Il problema principale che rende difficoltoso l’accesso delle donne nel mercato del lavoro sono la presenza di uno o più figli e meno quello legato all’istruzione. Infatti, negli ultimi anni si è colmato il divario e le donne detengono tassi più alti rispetto a quelli maschili per chi possiede un diploma o una laurea. Purtroppo anche questo Governo non fa molto per aiutare le donne con figli a inserirsi nel mondo del lavoro e spesso gli stereotipi di genere non aiutano nelle politiche in questo senso.
Donne e lavoro, cambia il bonus per le lavoratrici
La difficoltà delle donne di accedere nel mercato del lavoro ha causato nel nostro Paese un importante calo della fertilità. In parole povere si fanno meno figli perché non si riesce a conciliare il ruolo di genitore con quello di lavoratrice. Il nostro Paese spende infatti poco per quanto riguardano i servizi per la prima infanzia e congedi più lunghi e gratuiti per incentivare anche i papà alla cura dei figli.
Recentemente il Governo ha introdotto un errore che costerà alle mamme con 2 figli. Passerà da 2 a 1 anno il Bonus Mamma, ovvero quel periodo di decontribuzione per le mamme lavoratrici che hanno solo due figli e che è previsto nella Legge di Bilancio. E’ stato inviato ieri al Senato il comma 2 dell’articolo 37 della Manovra che prevede lo sgravio contributivo al 100% fino a 3mila euro e fino al decimo anno di età del figlio minore, per le mamme con due figli.
Resta a tre anni quello per le mamme a tempo indeterminato con tre figli fino al 18esimo anno di età del figlio. Il Bonus Mamma, che prenderà il via da gennaio 2024, esonererà le lavoratrici dipendenti con due figli o più al versamento dei contributi previdenziali a loro carico, ovvero l’IVS (invalidità, vecchiaia, superstiti) e il Fap per quelli pubblici. Questo contributo di 8,19% è a carico della mamma lavoratrice e ora sarà pagato dallo Stato, dunque versato nella busta paga con lo stipendio.