Anche capita spesso di non sapere quale causale inserire quando fai dei bonifici? Ecco cosa fare per evitare problemi con il Fisco. Oggi ti daremo alcuni consigli per evitare guai.
Ogni volta che effettui un pagamento tramite bonifico devi inserire anche il motivo che ti spinge a fare questa operazione. Ti è mai capitato di restare per diversi minuti con lo sguardo nel vuoto, senza sapere quale causale inserire? Non devi vergognarti, è una scena che tutti hanno vissuto, almeno una volta nella vita, anche perché una causale sbagliata può attirare l’attenzione dell’antiriciclaggio della tua banca, creandoti dei problemi e qualche grattacapo.
Oggi vogliamo affrontare questo argomento in maniera positiva, cercando di trovare delle soluzioni per agevolare il tuo lavoro, spiegando come devi muoverti in alcune situazioni. Proveremo a dare degli esempi pratici, come ad esempio la giustificazione del bonifico ricevuto dai genitori in occasione di un regalo. Esistono delle parole da utilizzare che vanno meglio rispetto ad altre. Tra poco avrai la possibilità di conoscerle, in modo da evitare problemi di ogni sorta in futuro.
La causale non ha valore legale, ma è la motivazione reale che ti serve per giustificare un bonifico al Fisco. A differenza di quanto si possa credere, la causale non vincola chi riceve il bonifico, ma soltanto chi lo effettua e non può essere una prova legale per giustificare un’indagine da parte delle autorità di controllo. Se lo sbagli, puoi comunque avere dei problemi, a volte anche gravi. Uno dei casi più frequenti è quello di un bonifico da fare ad una persona che ha sbagliato destinatario. Nella causale bisognerà specificare l’avvenuto errore.
Il beneficiario di un bonifico deve giustificare tutte le cifre in entrata con la dichiarazione dei redditi. Come devi muoverti se i tuoi genitori ti hanno fatto un bonifico per il tuo compleanno? In questi casi, sarà sufficiente dichiarare da chi proviene il pagamento e non avrai problemi. I bonifici sono tracciati, quindi sul conto corrente dei tuoi genitori sarà sicuramente presente il bonifico in uscita. L’importante è che nessuna dichiarazione venga fatta inserendo dati non reali o che non possano essere provati.
Se devi fare un bonifico per pagare l’affitto della tua casa, ricorda di inserire nella causale la frase “pagamento affitto”. Se, invece, devi restituire una somma di denaro che ti è stata prestata, sappi che scrivere la parola “prestito” all’interno della causale non comporterà alcun tipo di problema legale a chi riceve questa somma. Sarà il destinatario del pagamento a denunciare questa cifra e a doverla giustificare con il Fisco al momento della dichiarazione dei redditi.
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