Da quando è diventato proprietario di X, Elon Musk ne ha combinata una dopo l’altra, mettendo a repentaglio il social.
Dapprima le pantomime sull’acquisto della grande piattaforma social, una delle prime a nascere ed a conquistare popolarità dopo il più longevo Facebook. Poi il cambio di nome, da Twitter a X: una rivisitazione tanto inaspettata quanto improvvisa che ha lasciato di stucco la maggior parte dei suoi abbonati.
Abbonati che sono drasticamente diminuiti a seguito dei tanti, troppi cambiamenti operati dal tycoon sudafricano Elon Musk, le cui stranezze ultimamente stanno superando le intuizioni geniali dell’uomo d’affari tra i più ricchi al mondo. Per fortuna che X/Twitter ha comunque una base di abbonati molto corposa, che comunque le consente di mantenersi in ogni caso popolare ed in attivo, ma le azioni di Musk meritano di essere tenute sott’occhio.
Ci sono altre stranezze e azioni poco convenzionali che stanno mettendo a repentaglio il futuro di Twitter, ora X, che non soltanto sta rischiando di perdere iscritti, ma anche abbonati e inserzionisti pubblicitari che finora hanno portato non pochi utili alla società.
Quantificate le perdite di X: a causarle le dichiarazioni del suo CEO
A causare le tante perdite di inserzionisti pubblicitari sono state delle dichiarazioni di Elon Musk a proposito del conflitto tra Israele e Palestina che hanno dato molto fastidio all’opinione pubblica. Il che, in un momento così delicato a livello internazionale, in cui tutto il mondo è preoccupato dello “stato di salute” di due realtà disastrate, non hanno certo giovato agli affari di Mr. Space X.
Dopo svariati giorni dalle dichiarazioni incriminate di Elon Musk, dunque, è stato finalmente possibile anche quantificare le perdite che X ha subito da quando l’imprenditore ha fatto quell’uscita infelice sul conflitto israeliano-palestinese. Perdite che peraltro si sono incrementate, visto il primo esodo di inserzionisti che a inizio anno hanno mollato il social proprio a causa dell’insediamento del miliardario.
E secondo quanto riporta il bene informato New York Times, dopo le ultime uscite infelici del tycoon si sarebbero ritirati altri 100 brand internazionali che hanno smesso di mettere le loro inserzioni sulla piattaforma social. Una grossa perdita a livello economico ma soprattutto di immagine: Elon Musk era infatti arrivato a offrire spazi pubblicitari gratuiti pur di avere inserzionisti sulla piattaforma, ma le pessime figure fatte a livello internazionale hanno fatto desistere anche chi non doveva sborsare un centesimo per farsi pubblicità su Twitter/X.