Presentata l’app Whispp, che potrebbe render migliore l’esperienza d’uso degli utenti con difficoltà nel linguaggio
Il mondo della tecnologia non smette di sorprendere gli appassionati a tale mondo e non solo, legandosi a diverse ed utili novità, aggiornamenti e sviluppi di app, servizi e funzioni dalla grande utilità. In tale specifico caso, l’elemento innovativo in questione ha a che fare con Whispp, una nuova app che potrebbe esser in grado di garantire un importante miglioramento dell’esperienza d’uso del telefono per coloro che hanno problemi e difficoltà nel linguaggio.
Come i più attenti sapranno, i telefoni Android moderni sono già dotati di diverse funzionalità nell’ottica dell’accessibilità, e l’azienda Google è al lavoro su una soluzione ad hoc, Project Relate, per chi ha difficoltà del linguaggio. Ma quali sono i dettagli inerenti il progetto messo su dal gruppo di sviluppatori di Whispp?
A tal riguardo, una dimostrazione pratica della nuova app è arrivata durante il Mobile World Congress 2024, con gli intervenuti che hanno avuto modo di vedere come la soluzione riesca a rendere una voce poco chiara in una invece naturale, forte e ben chiara. Una preziosa novità dunque da approfondire, ed ecco di seguito qualche dettaglio a proposito del funzionamento dell’applicazione.
Desta dunque attenzione l’applicazione Whispp che potrebbe rappresentare una preziosa risorsa per coloro che hanno difficoltà di linguaggio, e il cui funzionamento è davvero semplice ed intuivo. Anzitutto, come si legge su Tutto Android, occorre registrare la propria voce e indicare se migliorarla oppure renderla maggiormente forte. L’utente selezionerà una nuova voce pre-impostata con l’applicazione che darà seguito ad una clip audio da poter poi condividere.
L’applicazione permette anche l’invio di vecchie registrazioni della propria voce originale, e in tal modo può ricreare efficacemente la voce, mantenendo lo stile di conversazione e l’accento. Secondo le impressioni di chi ha assistito ad una delle dimostrazioni in quel di Barcellona, il funzionamento parrebbe efficace. La voce, infatti, non emergerebbe come generata in modo artificiale, e dunque l’applicazione sembrerebbe essere in possesso delle potenzialità per rendere migliore l’esperienza di chi ha difficoltà di linguaggio.
L’app in questione richiede di accede a vecchie registrazioni della voce del soggetto al fine di ricreare quella originale, da poter impiegare, si legge, anche nel corso delle chiamate, per un servizio dal costo di 19.99 dollari mensili. Per quanto riguarda l’arrivo, quest’ultimo dovrebbe essere tra non molto tempo e gratis per i dispostivi sia legati ad Android che iOS.
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