Sempre più frequenti, legati alle dinamiche del web, le truffe ai danni degli utenti aumentano a dismisura. Come proteggersi.
Niente, in questo preciso momento storico, spaventa gli utenti del web come la possibilità di incappare nelle maglie di malintenzionati senza scrupoli. Al centro di tutto, chiaramente, c’è il terrore di non sapere, nella maggior parte delle situazioni, in quale momento il tutto potrebbe scattare. Il fare subdolo dei truffatori del web, al pari di chi mette in atto raggiri nella vita reale, spesso è assolutamente impercettibile. I rischi, in rete, insomma, crescono più che mai.
Per quel che riguarda il discorso web, da anni, ormai, gli utenti si trovano al centro di una vera e propria guerra contro le truffe. Messaggi social, mail, sms, in certi casi il tutto può prendere vita da qualsiasi dinamica riguardante la connessione h24, ormai praticamente scontata, considerato l’utilizzo quotidiano di smartphone e tablet. Testi accattivanti, l’utente che si lega all’idea di un eventuale vantaggio, il link onnipresente e il gioco è fatto. Nella maggior parte dei casi il gioco è questo, ma non sempre il tutto si concretizza in questo modo.
Whatsapp, attenzione alla truffa del codice a 6 cifre: il messaggio che non ti aspetti
Nel corso delle ultime settimane, una specifica situazione legata proprio al web sta scuotendo la serenità degli utenti. Tutto ha inizio con la ricezione di un messaggio, uno come tanti, uno di quelli che possono essere ricevuti ogni giorno. L’sms in questione, arriva da un contatto della propria rubrica, quindi, apparentemente, niente di particolarmente anomalo. In realtà, tutto risponde a un disegno ben preciso ideato da malintenzionati senza scrupoli.
Il testo del messaggio in questione recita quanto segue: “Ciao, ti ho inviato un codice per sbaglio, potresti rimandarmelo?”. Apparentemente, cosi come anticipato, il mittente del messaggio sembra essere un contatto della propria rubrica. Parallelamente, poi, la stessa potenziale vittima riceverà un messaggio con un codice a sei cifre, generalmente riferito all’app WhatsApp, in sede di primo avvio. Inviando lo stesso codice al malintenzionato di turno, di fatto, si perderà il controllo dello stesso profilo riferito all’app di messaggistica istantanea citata.
Stare lontani da una simile situazione non è certo semplice. Al centro di una possibile strategia di difesa potrebbe esserci, per esempio, la totale noncuranza di particolari contenuti veicolati attraverso sms, mail o messaggio social. Stare alla larga, insomma, nel modo più concreto possibile da quelli che possono essere i rischi legati a specifiche azioni messe in piedi da malintenzionati senza scrupoli. Il rischio per la propria sicurezza, in alcuni casi è davvero troppo alto.