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Per usare Philips Hue non basterà scaricare l’app, presto servirà anche l’account

A breve, per poter scaricare l’app Philips Hue non basterà scaricare l’app ma servirà anche l’account. Ecco tutto quello che c’è da sapere.

Se siete patiti di tecnologia, sicuramente avrete già sentito parlare di Philips Hue. Si tratta di una comoda applicazione per poter controllare subito tutte le luci intelligenti e i nuovi dispositivi lanciati dal marchio e che sono proprietà di Signify. A breve però, qualcosa potrebbe cambiare.

Philips Hue, a breve servirà anche un account – Tecnozoom.it

Come segnalato da alcuni utenti e poi specificato anche dalla stessa azienda tramite X, sembra che a breve non basterà più avere solo l’app installata per poter controllare le varie luci collegate al sistema. Una notizia che ha immediatamente scatenato il malcontento di chi ha installato il meccanismo nella propria abitazione. Ecco cosa dovete sapere, così non correrete alcun rischio quando il cambiamento sarà ufficiale.

Philips Hue, a breve servirà anche l’account oltre all’app

Per poter utilizzare al meglio Philips Hue e tutti i suoi servizi collegati, a breve non basterà più avere la sola app installata sul proprio smartphone ma verrà richiesto anche l’utilizzo di un account. Una scelta segnalata da alcuni utenti che hanno notato il messaggio d’avviso all’interno del software e poi confermata su X.

Il messaggio d’avviso sull’app di Philips Hue- (screenshot X) – Tecnozoom.it

Dopo aver contattato l’assistenza e aver richiesto maggiori delucidazioni in merito, un utente ha ricevuto questa risposta da Philips: “Salve, grazie per averci contattato. Ci creda, questo cambiamento non può che giovare agli utenti, per quanto riguarda la sicurezza. Presto sarà sicuramente obbligatorio avere un account Hue per controllare le luci“. E come anticipato, si è scatenato il malcontento tra i possessori di questo sistema di demotica.

Il miglior modello di sicurezza per poter proteggere i dispositivi smart è tenerli scollegati da internet tra le principali lamentele emerse. E a fare la voce grossa ci ha pensato anche Paulus Schoutsen, il fondatore della piattaforma Home Assistant, che dichiara:” Questo ti fa dubitare su chi sia il proprietario della tua lampadina. Se fosse stato necessario un account, molti utenti non avrebbero acquistato nulla“.

Per poter motivare questa scelta, Signify ha voluto dichiarate che questo aggiornamento darà la possibilità di sfruttare al meglio tutte le misure di sicurezza che solo un account può garantire. Ecco perché, a breve, l’aggiunta sarà obbligatoria. Staremo a vedere quali saranno gli effetti di questa soluzione dal punto di vista del mercato, e se i consumatori continueranno ad affidarsi a Philips per le lampadine intelligenti.

Pasquale Conte

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