Spotify migliora l’esperienza sulla sua app: nuova funzione dedicata a chi ama ampliare i suoi orizzonti musicali, con più artisti.
Aspettando Spotify Wrapped, ormai in arrivo. Cos’è? Gli appassionati dell’app svedese lo sanno benissimo che questo è il periodo ad hoc per le visualizzazioni della raccolta di dati sulla loro attività nell’ultimo anno, con la possibilità di condividerla sui social media.
Un modo per interagire, per scambiarsi musica, per conoscere i cinque musicisti che un utente ha ascoltato più spesso, i brani che ha ascoltato di più e i suoi generi musicali preferiti, il tutto nel segno dell’aggregazione online. Per coloro che non ce la fanno proprio ad aspettare, a tutto c’è un rimedio, basta aprire Stats for Spotify. Cos’è?
L’analizzatore dati su cui è possibile realizzare statistiche confrontare i brani più riprodotti, creare classifiche del tutto soggettive in base agli artisti, canzoni e generi più ascoltati. I dati vengono aggiornati giornalmente, in pratica un aperitivo prima del piatto forte, quello Spotify Wrapped in arrivo per dicembre in Italia. Fin qui nulla di nuovo (per molti), ma è in arrivo una funzione alquanto interessante.
Spotify attualmente è in faccende affaccendato, sta sperimentando una nuova possibilità per gli utenti di disattivare i propri consigli personalizzati, secondo il codice beta scoperto dal collaboratore di MacRumors Aaron Perris. La nuova opzione sembra consentire agli utenti di impedire che i brani riprodotti sul proprio account per conto di altri ascoltatori influenzino i loro consigli personalizzati.
Qualcuno potrebbe storcere il naso per il cambiamento, altri amplieranno i propri orizzonti. Attualemente, infatti, il sistema di consigli di Spotify combina una serie di metodi basati sull’apprendimento automatico e sull’intelligenza artificiale. L’algoritmo del servizio analizza la cronologia degli ascolti, i generi preferiti e l’ora del giorno in cui gli utenti ascoltano la musica e basa i suoi consigli personali su questi parametri. Questo processo è combinato con il filtraggio basato sul contenuto, che analizza l’audio di un brano con cui interagisce un utente e prende in considerazione caratteristiche come indicazione del tempo, tonalità e tempo per consigliare nuovi brani con caratteristiche simili.
Il sistema di consigli di Spotify utilizza anche qualcosa chiamato filtro collaborativo. Ad esempio, se due utenti hanno gusti musicali simili, Spotify potrebbe consigliare brani che un utente ha ascoltato ma l’altro no. Con la nuova funzione in arrivo Spotify disattiverà le raccomandazioni personalizzate, in modo da essere più liberi di ascoltare nuovi artisti. Per il momento la piattaforma musicale sta “valutando la capacità”, senza dire con quali tempistiche uscirà questa nuova funzionalità. Se prima o dopo Apple, che per i suoi abbonati sta introducendo una funzione simile sotto forma di un filtro Focus aggiuntivo che può disattivare automaticamente la cronologia di ascolto.
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