Addio a Telegram, l’annuncio spiazza milioni di utenti: da cosa viene sostituito

L’annuncio riguardante Telegram ha lasciato milioni di utenti interdetti: si tratta di un addio inaspettato, e adesso?

Negli ultimi anni Telegram ha rappresentato l’alternativa principale WhatsApp, la piattaforma di messaggistica istantanea capace di offrire delle funzionalità originali e molto utili agli utenti prima della concorrenza, ma anche e soprattutto l’app per eccellenza per coloro che vogliono mantenere al sicuro la propria privacy.

Telegram addio
Dimenticatevi di Telegram: non sarà più lo stesso – tecnozoom.it

La politica applicata dall’app russa permetteva infatti agli utenti di essere schermati da ingerenze esterne, persino quelle governative, ad eccezione dei casi in cui c’era il sospetto di attività terroristiche legate all’account. Questa politica di non collaborazione con i governi, in cui era solo ed esclusivamente l’app che decideva quando era necessario condividere informazioni con le autorità è stata spesso al centro del dibattito.

In alcuni Paesi, infatti, Telegram ha rappresentato il baluardo della libertà d’informazione, consentendo agli utenti lo scambio libero di informazioni anche in luoghi in cui i regimi autoritari sono soliti controllare tutto. Alle luci, però, si sono sempre mischiate le ombre poiché questa tutela ha permesso ai malintenzionati di portare avanti attività illecite, tra cui anche diffusione non autorizzata di materiale pornografico (anche minorile).

Per anni i governi hanno cercato di trattare senza risultati con il Ceo dell’azienda allo scopo di poter accedere ai dati degli utenti qualora ci fossero sospetti sulle loro attività. Le cose sono cambiate dopo l’arresto del creatore dell’app, adesso infatti in Europa le autorità avranno accesso al materiale sensibile di gruppi e chat pubbliche qualora sia necessario a fermare attività sospette, senza prima dover ottenere il consenso di Telegram.

Addio a Telegram come lo conosciamo

D’ora in poi, dunque, Telegram dovrà dare libero accesso dei dati e delle chat alle autorità di ciascun Paese europeo quando queste lo riterranno necessario. Durov ha anche dichiarato che consegnerà indirizzi Ip e numeri di telefono se sarà necessario. Ciò significa che le attività pubbliche sui canali e sui gruppi saranno ora monitorate e qualora venissero compiute azioni illecite la polizia potrà intervenire in maniera diretta e repentina.

Telegram addio
Telegram fornirà indirizzi IP e numeri di telefono qualora ci siano sospetti di attività illecite – tecnozoom.it

Questo garantirà maggiore sicurezza all’interno dei canali pubblici e consentirà il blocco di diffusione di contenuti e attività illecite. La notizia potrebbe già da sola portare ad una diminuzione delle attività illegali, e in ogni caso garantire che chi si macchia di simili reati non rimanga impunito.

Il timore è che questa evoluzione possa prendere piede anche all’interno di Paesi governati da regimi autoritari e che dunque anche la libertà di informazione e di parola garantita finora dall’app venga a mancare. Da qui il dilemma etico riguardo la legittimità del controllo, a chi spetti il potere decisionale su cosa sia giusto o sbagliato.

Va precisato che le chat private rimarranno tali, poiché protette dalla crittografia end-to-end e in teoria inaccessibili a Telegram stessa. Per gli utenti che utilizzano in modo lecito l’app, dunque, non cambia assolutamente nulla, anche se quanto accaduto segna la fine di un’era.

Gestione cookie